L’anima fragile.

L’altro giorno, poco dopo essere uscita da lavoro, dopo aver respirato l’aria di libertà che aleggia sempre in questo magico momento, accendo il cellulare.
Con stupore guardo le 10 chiamate perse di mia madre e, preoccupata, la chiamo, ansiosa che fosse successo qualcosa.

Vengo così a scoprire che mia nonna, che causa di forza maggiore non vedevo da 2 mesi, sta poco bene. I suoi movimenti sono limitati e mia madre e mia zia fanno i doppi turni per sistemarle quel maelstrom che è diventato casa sua.

Mi accordo con la mamma e, dopo esserci equipaggiate in ogni modo possibile, partiamo alla volta della casa di mia nonna.
Non mi ero mai resa conto di quanto indifesa fosse. Mentre montavo lo sgabello, la sentivo ribattere debolmente contro mia madre che, incarnatasi in un uragano, le sistemava la cucina gettandole di tutto.
Sprofondata in quella sedia, troppo grande per lei, mia nonna continuava a ricamare mentre cercava di trattenere le lacrime.
Alla fine, con l’aggiungersi di mia zia all’allegra compagnia, era giunto il fatidico momento della doccia. Essendo l’unica che ha un’infarinatura assistenziale l’ho accompagnata in bagno ma, vedendo quanto si vergognava a farsi vedere così debole, ho lasciato che l’aiutassero le sue figlie.

Con mia madre e il suo umorismo stupido è stato meno traumatico del previsto, ma vedevo lo stesso quanto mia nonna fosse profondamente turbata.

Perché ho deciso di raccontare questo triste aneddoto? Perché spesso e volentieri non ci rendiamo conto di quanto le persone attorno a noi soffrano. Non vogliamo vedere e, con gli occhi velati, fingiamo che vada tutto bene.
Non ci rendiamo conto di quanto il prossimo sia fragile.
E’ quella fragilità che noi tutti dobbiamo impegnarci a proteggere. Presi dal nostro egoistico, e quanto mai corretto, tentativo di resistere alle avversità della vita non vediamo l’erosione emotiva e fisica della gente attorno a noi.
Una parola sgarbata, una frase detta con leggerezza, uno sguardo superficiale spesso feriscono più di tutto.
Dobbiamo prenderci l’impegno di tutelare il prossimo, di aiutarlo a superare le avversità, dobbiamo con impegno maggiore salvaguardare chi, per i più svariati motivi, si sta lacerando dentro.

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You're my Marnie, Moose. And Hannah.. she just.. she needs to be loved.. she deserves it. Don't we all -you me- we deserve to be loved. I deserve to be loved. I just wanna be loved. -Crowley.
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